“…Tra le forze che agiscono in modo formativo sugli organi fisici va quindi contata la gioia che il bambino ha per il suo ambiente. Espressioni serene degli educatori, e soprattutto amore sincero, non forzato. Un tale amore, che scorra caldo attraverso l’ambiente fisico, fa nascere, cova, nel vero senso della parola, le forme degli organi fisici. Quando in una tale atmosfera d’amore, il bambino può imitare degli esempi salutari, si trova egli allora nel suo giusto elemento. Di conseguenza si dovrebbe fermamente badare che nelle vicinanze del bambino nulla accada che egli non possa imitare…” (Educazione del bambino e preparazione degli educatori”, Rudolf Steiner)

Ai nostri maestri viene richiesta quella consapevolezza necessaria ad entrare in rapporto con i bambini nelle diverse loro fasce di età e nei diversi momenti della giornata, identificandosi e immedesimandosi, entrando perciò in empatia con i bimbi stessi. Consapevolezza, ironia, flessibilità, onestà e molte altre ancora sono quelle qualità che conducono i maestri verso un cammino di autoeducazione continuo. In un clima di pace e tranquillità l’impegno dei maestri è quello di rendere visibile in ogni bambino i propri talenti individuali, facendo attenzione all’armonia dello sviluppo di ciascuno e prendendo le distanze da insegnamenti intellettuali, meccanici e standardizzati.