“Pianta la fava la bella villana, quando la pianta, la pianta così…la pianta poco a poco, l’altro poco riposa così…”
Nel nostro asilo il giardino non è solo uno spazio esterno, ma un ambiente educativo vivo, che cambia con le stagioni e si trasforma ogni giorno sotto gli occhi dei bambini. La cura quotidiana del giardino – rastrellare, seminare, togliere le erbacce – è affidata principalmente ai maestri, ma non passa inosservata: i piccoli osservano, imitano, si avvicinano con curiosità e, a seconda dell’età, partecipano spontaneamente con piccoli gesti, mossi dal desiderio naturale di “fare come i grandi”.
In questo contesto, la vita all’aria aperta diventa occasione preziosa per educare al rispetto, alla responsabilità e alla meraviglia del prendersi cura. Nessuna forzatura, nessun compito assegnato: il bambino sceglie liberamente se e come partecipare, secondo il ritmo della propria volontà.
Un momento particolarmente sentito è la cura dell’orto. Ogni stagione porta con sé attività diverse e occasioni di scoperta: in primavera si zappa e si semina, in estate si raccolgono ortaggi maturi e colorati, in autunno si puliscono i letti di terra in vista del riposo invernale. I bambini collaborano con i maestri a zappare, dissodare, seminare e raccogliere, sperimentando in prima persona la pazienza dell’attesa e la soddisfazione del risultato.
E quando finalmente si colgono i frutti del proprio lavoro, ecco che il raccolto si trasforma in un dono da condividere: un pomodoro da portare a casa con orgoglio, un mazzetto di insalata per la tavola del pranzo, una zucchina che diventerà ingrediente per una merenda collettiva.
Coltivare l’orto insegna ai bambini a rispettare i cicli della natura, a riconoscere il valore del tempo e della cura, a cogliere la bellezza delle piccole cose. Ma soprattutto, trasmette loro il senso profondo del prendersi cura: della terra, degli altri, di sé stessi.